Matteo 16:15-18
5 Egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?». 16 E Simon Pietro, rispondendo, disse: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 17 E Gesù, rispondendo, gli disse: «Tu sei beato, o Simone, figlio di Giona, perché né la carne né il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. 18 Ed io altresì ti dico, che tu sei Pietro, e sopra questa roccia io edificherò la mia chiesa e le porte dell’inferno non la potranno vincere.
In questo passaggio, il Signore ci mostra la rivelazione da Dio Padre a Simon Pietro, il modo in cui Lui ci vede, ed il futuro della chiesa attraverso di noi.
Alla domanda di Gesù: «E voi, chi dite che io sia?», alcuni risposero Geremia, Elia, Giovanni Battista. Questo rappresenta il pensare in modo umano. Ma, Simon Pietro disse: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». Gesù disse che quello che Simon Pietro stava dicendo era diverso da quello che dicevano gli altri, perché era una rivelazione da Dio padre. Noi siamo figli dell’Iddio vivente, non siamo gente comune, attori o politici, ma siamo figli dell’Iddio vivente, il Messia! Messia significa l’Unto! Colui che ha tutta la potenza in cielo e sulla terra, colui che può fare ogni cosa. Non ha importanza quello che il futuro porterà, nessuno può uccidere la chiesa di Gesù e le porte dell’Ades non la potranno vincere.
Nella vita di ogni giorno possiamo parlare utilizzando la saggezza umana o la rivelazione da Dio Padre. A volte parliamo da persone umane, ma a volte noi parliamo tramite parole di rivelazione che vengono da Dio padre. Pietro, mentre rispondeva a Gesù, non sapeva neanche che la rivelazione che lui aveva nel cuore veniva dal trono della grazia di Dio. Non sapeva che lui era ispirato dal Dio Onnipotente. Così, spesso, succedono a noi. A volte noi parliamo umanamente, ma a volte siamo ispirati da Dio padre. Quando parliamo di fede, parole di verità, parole che portano una speranza per il futuro, ristorazione, riconciliazione, benedizione, e guarigione, sono parole che vengono dalla rivelazione divina. Dio vuole che io e te possiamo parlare della rivelazione che Dio il Padre ci dà. Dio ci chiama a vivere in questo modo, che in qualsiasi luogo in cui ci troviamo, che sia a scuola o a lavoro, siamo chiamati a parlare dalla rivelazione che Dio ci mette nel cuore.
Quando Pietro ha parlato dalla rivelazione che il Padre gli ha dato. Gesù gli disse che era beato! Così anche noi quando parliamo di una parola di rivelazione che viene dal Padre. La mano di Dio è sulla nostra vita e siamo beati! Siamo felici, perché, quando parliamo di parole di vita, parole che danno un futuro alla nostra nazione e famiglie, che danno speranza, io parlo nel nome di Gesù Cristo al cuore. Mentre, se proferiamo parole del mondo, di dubbio, o che feriscono la vita di altri, di competizioni di maledizioni, accuse, condanne, non siamo beati. Tutti noi siamo stati chiamati e siamo chiamati a parlare di parole che danno speranza nel nome di Gesù. Gesù disse a Simone: tu sei beato!
Quando Gesù parla a Simone e gli dà un’altra rivelazione, successivamente ne dà un’altra ancora. Questa scrittura ci insegna che, quando arriva la rivelazione divina sulla nostra vita, essa passa alla prossima rivelazione. Gesù nel versetto, riconosce che Lui è Pietro, perché Gesù lo vedeva con i suoi occhi, non come gli altri lo vedevano. Gesù vuole rivelare a ciascuno di voi come Lui ci vede veramente, perché noi siamo i suoi amici, la sua gioia, suoi figli. Con le parole di Gesù verso Pietro, la Scrittura ci mostra, che Dio conosce tutto di noi. Gesù conosceva il suo nome naturale e spirituale, conosceva il suo destino e il suo futuro. Gesù lo riconobbe come Pietro e lo vedeva come una roccia nel Suo regno, un fondamento forte per la sua chiesa. Gesù, anche con noi, Lui ci vede in un modo diverso da come gli altri ci vedono. Gesù ci vede attraverso gli occhi della parola, della verità. Lui ci dice che noi siamo i suoi amati figli. E Lui ha fiducia in noi per il futuro della nostra famiglia e per il futuro della nostra chiesa.
Ma come si sentiva Pietro quando Gesù lo vedeva molto di più di come lui vedeva sé stesso?
Pietro era felice, ma si riconosceva peccato e non perfetto, con i suoi problemi in famiglia, la malattia della suocera ecc. ma Gesù, nonostante le sue imperfezioni, lo vedeva come una roccia stabile e grande. Gesù ci vede aldilà di come noi ci vediamo. Gesù vuole che noi ci vediamo come lui ci vede! Il Signore ci considera amici e beati! Lui non ci ha rigettati ma ci considera i suoi amici.
Il Signore ci mostra l’altra rivelazione per noi e per il nostro futuro:
Gesù disse: “su questa pietra edificherò la mia pietra e le porte dell’inferno non la potranno vincere”.
Non ha importanza quale sia il nostro nome. Dio ci vuole usare nel futuro. Dio ha un piano per noi. Lui è venuto per un motivo. Perché Dio vuole fare qualcosa su questa terra e vuole che noi facciamo parte di quello che Dio vuole fare. Lui sta costruendo una casa di pietre viventi, una casa spirituale un tempio santo. Il Signore ci mostra che noi siamo più importanti di quanto noi pensano e tramite noi Dio edificherà la chiesa.
La nostra età è giusta in questo momento. La Bibbia afferma che, quando i tempi sono stati avvenuti, Dio ha mandato suo figlio. Quando il tempo fu adempiuto Dio ha mandato anche noi sulla terra. Dio ha un piano per tutti noi e non vuole che lasciamo il ministero che Lui ci ha dato.
Quando crediamo in questa rivelazione, è una rivelazione per il futuro e riguarda la chiesa affinché il suo nome sia riconosciuto su questa terra e su questa città.
Preghiera di consacrazione:
Meraviglioso Padre Celeste, ti ringraziamo per le tue sante parole, io dedico me stesso nuovamente a te, che mi usi per edificare la tua chiesa. Usami come una pietra vivente, fa che sia sempre al centro della tua volontà, voglio fare cose tu vuoi che io faccia, dammi la tua rivelazione, dammi la rivelazione del mio patto nella tua chiesa. Qui sono, Padre Celeste e meraviglioso Messia, che il tuo futuro sia il mio futuro. Padre, benedico i miei fratelli e lascio la tua potenza sulla vita di ogni persona, e con l’autorità nel nome di Gesù prego che ogni persona sia al centro della tua volontà, e abbia la gioia di servire insieme. Io proclamo l’unità in tutto il mondo. Il proclamo che la tua volontà sia fatto in ogni giovane o anziano, e che la tua volontà sia fatta come in cielo così in terra nel nome di Gesù.