“Sii un discepolo” – Pastore Sandro Lauricelli

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1 PIETRO 3:17 È meglio infatti, se tale è la volontà di Dio, soffrire facendo il bene piuttosto che facendo il male, 18 perché anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, il giusto per gl’ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte nella carne, ma vivificato dallo Spirito, 19 nel quale egli andò anche a predicare agli spiriti che erano in carcere, 20 che un tempo furono ribelli, quando la pazienza di Dio aspettava ai giorni di Noè mentre si fabbricava l’arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate attraverso l’acqua, 21 la quale è figura del battesimo (non la rimozione di sporcizia della carne, ma la richiesta di buona coscienza presso Dio), che ora salva anche noi mediante la risurrezione di Gesù Cristo, 22 il quale è andato in cielo ed è alla destra di Dio, dove gli sono sottoposti angeli, potestà e potenze.

La chiesa non è solo un luogo in cui soddisfare i propri bisogni e risolvere i problemi, ma è anche un’opportunità di ricevere il discepolato, ossia di diventare un discepolo di Cristo. Un discepolo è una persona atta ad essere disciplinata.
Un cristiano infatti è considerato maturo quando, durante le difficoltà, rimane attaccato a Cristo, irremovibile e saldo.

MATTEO 28:19 19 Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Amen».

Prima di fare discepoli, dobbiamo noi stessi essere discepoli. Gesù infatti prendeva da Dio in preghiera e poi dava agli altri.
Così come l’arca di Noè rappresentò la salvezza per il genere umano, Gesù è l’arca della salvezza.

GIOVANNI 14:6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
ATTI 2:41 Quelli dunque che ricevettero la sua parola lietamente furono battezzati; in quel giorno furono aggiunte circa tremila persone.

La parola battesimo significa immersione e simboleggia la morte e la risurrezione di Cristo, quindi del vecchio uomo che diventa nuovo.
È una testimonianza pubblica, una pratica visibile che manifesta un principio invisibile.

1 CORINZI 12:26 13 Ora noi tutti siamo stati battezzati in uno Spirito nel medesimo corpo, sia Giudei che Greci, sia schiavi che liberi, e siamo stati tutti abbeverati in un medesimo Spirito. 14 Infatti anche il corpo non è un sol membro, ma molte. 15 Se il piede dicesse: «Perché non sono mano io non sono parte del corpo», non per questo non sarebbe parte del corpo. 16 E se l’orecchio dicesse: «Perché non sono occhio, io non sono parte del corpo», non per questo non sarebbe parte del corpo. 17 Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l’udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l’odorato? 18 Ma ora Dio ha posto ciascun membro nel corpo, come ha voluto. 19 Ma se tutte le membra fossero un solo membro, dove sarebbe il corpo? 20 Ci sono invece molte membra, ma vi è un solo corpo. 21 E l’occhio non può dire alla mano: «Io non ho bisogno di te»; né parimenti il capo può dire ai piedi: «Io non ho bisogno di voi». 22 Anzi, le membra del corpo che sembrano essere le più deboli, sono molto più necessarie delle altre; 23 e quelle che stimiamo essere le meno onorevoli del corpo, le circondiamo di maggior onore; e le nostre parti indecorose sono circondate di maggior decoro; 24 ma le nostre parti decorose non ne hanno bisogno. Perciò Dio ha composto il corpo, dando maggiore onore alla parte che ne mancava, 25 affinché non vi fosse divisione nel corpo, ma le membra avessero tutte una medesima cura le une per le altre. 26 E se un membro soffre, tutte le membra soffrono; mentre se un membro è onorato, tutte le membra ne gioiscono insieme.

La Parola di Dio da valore a tutto e a tutti, sapendo che ogni cosa è stata creata per uno scopo. Tutti noi facciamo parte di qualcosa di più grande di noi e la parte di ognuno è fondamentale per realizzare lo scopo dell’insieme di cui facciamo parte. Non esistono parti del corpo più o meno importanti.

Il battesimo manifesta pubblicamente tre cose:

  • la potenza di Dio che ha resuscitato Gesù Cristo,
  • la testimonianza di una vita salvata,
  • la potenza di una buona coscienza.

Per questo motivo il battesimo non è un punto di arrivo, ma è un inizio grazie al quale noi gridiamo al mondo che Gesù ha salvato la nostra vita e noi vogliamo essere suoi discepoli. È l’inizio di un cammino. Ciò richiede fede e consapevolezza. Per questo motivo sarebbe improponibile far battezzare un neonato che non ha capacità di scelta sulla propria vita.

Prima del battesimo in acqua, esiste un battesimo ancora più importante e fondamentale per la salvezza: il battesimo nel corpo di Cristo.

ROMANI 10:8-10 8 Ma che dice essa? «La parola è presso di te, nella tua bocca e nel tuo cuore». Questa è la parola della fede, che noi predichiamo; 9 poiché se confessi con la tua bocca il Signore Gesù, e credi nel tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato. 10 Col cuore infatti si crede per ottenere giustizia e con la bocca si fa confessione per ottenere salvezza,

Gesù era immerso nella sofferenza affinché tu potessi ricevere salvezza. Era immerso nel dolore
affinché tu potessi ricevere la pace. Era immerso nella morte
affinché tu potessi essere ripieno della vita.

Trascrizione a cura di Rosangela Ribaudo