“Ricomincio da tre” Marco Esposito

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Il cristianesimo e i suoi principi stanno vivendo un periodo molto particolare e difficile.
Sentirsi in prigione, schiavi di qualcosa, in esilio forzato da ciò che si ama sono sentimenti molto attuali. Per questo motivo in tanti adesso si sentono in “cattività”.
C’è bisogno di speranza, di nuovi inizi, di trasformazione! Ma tutto questo non sarà possibile senza una RICOSTRUZIONE!
Per questo oggi parleremo della cosiddetta cattività babilonese e della ricostruzione del tempio del popolo d’Israele.

Esdra 1:1Nel primo anno di Ciro, re di Persia, affinché si adempisse la parola dell’Eterno pronunciata per bocca di Geremia, l’Eterno destò lo spirito di Ciro, re di Persia, perché facesse un editto per tutto il suo regno e lo mettesse per iscritto, dicendo: 2 «Così dice Ciro, re di Persia: L’Eterno, il DIO dei cieli, mi ha dato tutti i regni della terra. Egli mi ha comandato di edificargli una casa a Gerusalemme, che è in Giuda. 3 Chi di voi appartiene al suo popolo? L’Eterno, il suo DIO, sia con lui; salga a Gerusalemme, che è in Giuda, e ricostruisca la casa dell’Eterno, DIO d’Israele, il DIO che è in Gerusalemme. 4 La gente di ciascun luogo, dove qualche sopravvissuto giudeo ancora risiede, lo fornisca d’argento, d’oro, di beni e di bestiame oltre alle offerte volontarie per la casa di DIO cheèin Gerusalemme». 5 Allora i capifamiglia di Giuda e Beniamino, i sacerdoti e i Leviti, assieme a tutti quelli ai quali DIO aveva destato lo spirito, si levarono per andare a ricostruire la casa dell’Eterno che è in Gerusalemme. 6 Tutti i loro vicini li aiutarono con oggetti d’argento, d’oro, con beni, con bestiame e con cose preziose oltre a tutte le offerte volontarie. 7 Anche il re Ciro trasse fuori gli utensili della casa dell’Eterno che Nebukadnetsar aveva portato via da Gerusalemme e aveva posto nel tempio del suo dio.

I versi letti si riferiscono al cosiddetto periodo della “cattività babilonese”. Questo termine significa prigionia, servitù, schiavitù o anche esilio forzato. E questo era ciò che il popolo d’Israele stava attraversando in quel particolare momento storico.
Ma gli stessi versi ci parleranno anche di ricostruire, ossia di come Dio ricostruì ciò che si pensava fosse perduto.

Vedremo come Dio si usò di tre persone: Zorobabel, Esdra e Nehemia. Ognuno di loro ebbe un compito specifico e un ruolo decisivo nella ricostruzione di Israele, e ognuno di loro può darci un insegnamento sia a livello personale che come Chiesa.

  • Zorobabel e la ricostruzione dell’ Altare e del Tempio

In un momento di grande difficoltà per il popolo di Israele, Dio scrutò i cuori e quando vide un cuore pronto, aprì una porta al cambiamento. Così Zorobabel poté partire con una prima parte del popolo per ricostruire ciò che era stato distrutto. Ma da dove ricominciò la ricostruzione?

Esdra 3:1 Come giunse il settimo mese e i figli d’Israele erano nelle loro città, il popolo si radunò come un sol uomo a Gerusalemme. 2 Allora Jeshua, figlio di Jotsadak, assieme ai suoi fratelli sacerdoti e a Zorobabel, figlio di Scealtiel con i suoi fratelli, si levarono e costruirono l’altare del DIO d’Israele, per offrirvi olocausti, come sta scritto nella legge di Mosè, uomo di DIO. 3 Ristabilirono l’altare sulle sue basi, benché avessero paura a motivo dei popoli delle terre vicine, e su di esso offrirono olocausti all’Eterno, gli olocausti del mattino e della sera. 4 Celebrarono pure la festa delle Capanne, come sta scritto, e offersero giorno per giorno olocausti, in base al numero richiesto per ogni giorno. 5 In seguito offersero l’olocausto perpetuo, gli olocausti dei noviluni e di tutte le feste stabilite dall’Eterno, e quelli di chiunque faceva un’offerta volontaria all’Eterno. 6 Dal primo giorno del settimo mese cominciarono a offrire olocausti all’Eterno, ma le fondamenta del tempio dell’Eterno non erano ancora state gettate.

Aggeo 2:8 «Considerate bene da oggi in avanti, dal ventiquattresimo giorno del nono mese, dal giorno in cui si posero le fondamenta del tempio dell’Eterno. Considerate questo: 19 c’è ancora del grano nel granaio? La vite, il fico, il melograno e l’ulivo non hanno ancora dato frutto. Ma da questo giorno in poi, io vi benedirò».

Per prima cosa RISTABILIRONO l’altare sulle sue basi e iniziarono metterlo in funzione OFFRENDO olocausti giorno per giorno.
Per ricostruire la tua vita, per rigenerarla, per uscire dalla cattività che stai vivendo, ricostruisci prima l’altare e il Tempio come fece Zorobabel! È sull’altare che innalzi o poggi qualcosa che vuoi dedicare a Dio. Questo è ciò che Dio vuole.

L’esempio di Zorobabel ci dice che “benché avessero paura a motivo dei popoli delle terre vicine, e su di esso offrirono olocausti all’Eterno, gli olocausti del mattino e della sera.
Zorobabel rappresenta colui che lasciò tutto per poter fare ciò che era giusto agli occhi DIO!
Anche se qualcosa ci tormenta, ci fa paura, anche se viviamo un periodo difficile, di sconforto o di apatia, non perdiamo altro tempo!!

Riedifica un altare a Dio nel tuo cuore e ravvivalo con sacrifici a Lui. Trova il tempo di riavvicinarti a Lui e riconosci che forse lo stato spirituale in cui ti trovi è lontano dalla volontà di Dio. Rimetti DIO e la FEDE IN LUI al primo posto.
Riporta sull’altare di Dio tutte le cose che gli sono state sottratte: la tua vita, il tuo tempo, le tue energie, le tue capacità… ZOROBABEL riportò tutto questo a Dio!

Anche la Chiesa può trarne un insegnamento.

AGGEO 1: 4 «È forse questo il tempo per voi di abitare nelle vostre case ricoperte, mentre questo tempio giace in rovina.
Dobbiamo costruire un nuovo modo di essere comunità. Il tempo in cui viviamo oggi sembra volerci togliere i nostri luoghi di ritrovo e anche quelli in cui veniamo per adorare Dio e questo non lo possiamo permettere.

C’è bisogno di ritrovare una dedizione totale alla Sua causa e questo porterà nuovi e più bei frutti in tutto ciò che ci circonda.

  • Esdra e la messa in funzione del Tempio

Esdra 7:10 Infatti Esdra si era dedicato con il suo cuore a ricercare la legge dell’Eterno, a metterla in pratica e a insegnare in Israele statuti e decreti.

Esdra 7:25 E tu, o Esdra, secondo la sapienza del tuo Dio, che tu possiedi, stabilisci magistrati e giudici che amministrino la giustizia a tutto il popolo che si trova nella regione oltre il Fiume, a tutti quelli che conoscono le leggi del tuo Dio; e a quelli che non le conoscono insegnatele.

Neemia 8:1 Allora tutto il popolo si radunò come un solo uomo sulla piazza che era davanti alla porta delle Acque; dissero poi ad Esdra lo scriba, che portasse il libro della legge di Mosè che l’Eterno aveva dato a Israele. 2 Il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all’assemblea degli uomini, donne e di tutti quelli capaci di intendere.

Dopo aver ridato a Dio la priorità che gli spetta, dopo aver riportato a Lui ciò che gli abbiamo sottratto, dobbiamo sapere come rendere stabile tutto ciò.
La missione di Esdra e degli uomini che tornarono con lui fu quella di ricostruire la nazione d’Israele attraverso l’insegnamento spirituale, e questo è ciò che deve fare la Chiesa. Come singoli cristiani invece dobbiamo dare stabilità alla nostra vita ritrovando, come ESDRA, la passione per la sua Parola e per i suoi insegnamenti. Essi ci aiutano a indirizzare la nostra vita e la nostra ricostruzione nella giusta direzione.

  • Nehemia e la costruzione delle mura

Neemia 1:3 Essi mi dissero: «I superstiti che sono scampati dalla cattività sono laggiù nella provincia, in grande miseria e obbrobrio; inoltre le mura di Gerusalemme sono piene di brecce e le sue porte consumate dal fuoco». 4 Come udii queste parole, mi posi a sedere e piansi; quindi feci cordoglio per vari giorni, e digiunai e pregai davanti al DIO del cielo. 5 E dissi: «Ti supplico, o Eterno, DIO del cielo, Dio grande e tremendo, che mantieni il patto e la misericordia con quelli che ti amano e osservano i tuoi comandamenti, 6 siano le tue orecchie attente e i tuoi occhi aperti, per ascoltare la preghiera del tuo servo, che rivolgo ora a te giorno e notte per i figli d’Israele, tuoi servi, confessando i peccati dei figli d’Israele, che noi abbiamo commesso contro di te. Sì, io e la casa di mio padre abbiamo peccato. 7 Ci siamo comportati molto malvagiamente contro di te e non abbiamo osservato i comandamenti, gli statuti e i decreti che tu ordinasti a Mosè, tuo servo. 8 Ricordati della parola che ordinasti a Mosè, tuo servo, dicendo: “Se peccherete, io vi disperderò fra i popoli; 9 ma se tornerete a me e osserverete i miei comandamenti e li metterete in pratica, anche se i vostri dispersi fossero ai confini del cielo, io di là li raccoglierò e li ricondurrò al luogo che ho scelto per farvi abitare il mio nome”.

Neemia 2:17 Allora io dissi loro: «Voi vedete la misera condizione nella quale ci troviamo: Gerusalemme è distrutta e le sue porte sono consumate dal fuoco! Venite, ricostruiamo le mura di Gerusalemme, e così non saremo più nell’obbrobrio!». 18 Raccontai quindi loro come la mano benefica del mio DIO era stata su di me e anche le parole che il re mi aveva detto. Essi allora dissero: «Leviamoci e mettiamoci a costruire!». Così presero coraggio per mettere mano a questo importante lavoro. 19 Quando però Sanballat, lo Horonita, e Tobiah, il servo Ammonita, e Ghescem, l’Arabo, vennero a saperlo, ci schernirono e ci disprezzarono, dicendo: «Che cosa state facendo? Volete forse ribellarvi al re?». 20 Allora io risposi e dissi loro: «Sarà il DIO stesso del cielo a darci buon successo. Noi, suoi servi, ci metteremo a costruire, ma per voi non ci sarà né parte né diritto né ricordo in Gerusalemme».

Dio prima suscitò Zorobabel per ricostruire l’Altare e il Tempio…

“ma se tornerete a me e osserverete i miei comandamenti e li metterete in pratica, anche se i vostri dispersi fossero ai confini del cielo, io di là li raccoglierò e li ricondurrò al luogo che ho scelto per farvi abitare il mio nome”.

Per ricostruire la nostra vita dobbiamo ritornare all’altare e al tempio riportando a Dio ciò che gli abbiamo sottratto.

Per secondo suscitò Esdra, sacerdote e scriba, che riportò il libro della legge e suoi comandamenti in mezzo al popolo.

E dissi: «Ti supplico, o Eterno, DIO del cielo, Dio grande e tremendo, che mantieni il patto e la misericordia con quelli che ti amano e osservano i tuoi comandamenti.

Con l’esempio di Esdra dobbiamo ritornare ad amare Dio, ma soprattutto ad avere PASSIONE per suoi comandamenti.

Per Terzo Dio suscitò Neemia che riparò le mura.
Le Mura rappresentano tutto ciò che amiamo e che potrebbe essere in pericolo: la nostra famiglia, il nostro lavoro, il nostro matrimonio, i nostri sentimenti…
Questa infatti è l’ultima fase: riparare le brecce e fare ordine!
Visto che il tempio era stato ricostruito e che Esdra aveva messo in ordine la casa sacerdotale, Nehemia si dedicò a riparare le mura e a mettere ordine nella vita del popolo. Introdusse dei cambiamenti che rispecchiassero i comandamenti di Dio.
Come Chiesa conosciamo i pericoli che corriamo e sappiamo quali sono le possibili porte d’entrata. Non possiamo permettere che certe cose possono minare la nostra condotta. Dobbiamo essere esempi d’amore, ma impassibili davanti alle leggi di Dio.
Come cristiani conosciamo benissimo le brecce che ci sono nelle nostre vite! Allora mettiamo mano per chiudere queste porte d’entrata e rimettiamo ordine nelle nostre vite e nelle nostre case avendo il coraggio che ebbe Nehemia e come lui potremmo dire:

“…Sarà il DIO stesso del cielo a darci buon successo…”