Indietreggiare porta all’apostasia ovvero porta le persone a rinnegare Dio nella propria vita.
EBREI 10/37-39 “Ancora un brevissimo tempo, e colui che deve venire verrà e non tarderà. E il giusto vivrà per fede, ma, se si tira indietro l’anima mia non lo gradisce. Ma noi non siamo di quelli che si tirano indietro a loro perdizione, ma di quelli che credono per la salvezza dell’anima “
Si può capire se si sta indietreggiando se si torna a fare le cose che si faceva prima di ricevere Gesù nel cuore, questo deve essere un campanello di allarme perché con Gesù nessuno va indietro ma si va sempre avanti.
2 PIETRO 2:20 “Quelli infatti che sono fuggiti dalle contaminazioni del mondo per mezzo della conoscenza del Signore e Salvatore Gesù Cristo, se sono da queste di nuovo avviluppati e vinti, la loro ultima condizione è peggiore della prima”
Se non si fa niente per contrastare le vecchie azioni non sante la propria condizione diventerà peggiore di quella che si aveva prima.
SALMO 51/10-12 “O Dio, crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito ben saldo. Non rigettarmi dalla tua presenza e non togliermi il tuo santo Spirito. Rendimi la gioia della tua salvezza e sostienimi con uno spirito volenteroso”
La prima cosa che fa capire che si sta indietreggiando è la mancanza di gioia nella propria vita perché si perde la gioia della salvezza.
Si indietreggia se non si mette in pratica ciò che si conosce della Parola di Dio.
Sintomi dell’indietreggiare:
- Se si trascura la lettura della Parola di
- Se diminuisce il desiderio di
1 TESSALONICESI 5/17 “Non cessate mai di pregare”
- Se si hanno risentimenti e non si vuole perdonare chi ha provocato del male alla propria vita.
Gesù insegna che si deve perdonare sempre, non solo quando si è nel torto, ma anche quando si è nella ragione, sia quando ci viene chiesto il perdono da chi chi ci ha ferito, sia quando non ci viene chiesto.
MATTEO 18/21-22 “Allora Pietro, accostatosi, gli disse:
«Signore, se il mio fratello pecca contro di me, quante volte gli dovrò perdonare? Fino a sette volte?». Gesù gli disse: «Io non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette”
MATTEO 18/28-35 Ma quel servo, uscito fuori, incontrò uno dei suoi conservi, che gli doveva cento denari; e, afferratolo per la gola, lo soffocava dicendo: “Pagami ciò che mi devi”. Allora il suo conservo, gettandosi ai suoi piedi, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me, e ti pagherò tutto”. Ma costui non volle, anzi andò e lo fece imprigionare, finché non avesse pagato il debito. Ora gli altri servi, visto quanto era accaduto, ne furono grandemente rattristati e andarono a riferire al loro
padrone tutto ciò che era accaduto. Allora il suo padrone lo chiamò a sé e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito, perché mi hai supplicato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo conservo, come io ho avuto pietà di te?”. E il suo padrone, adiratosi, lo consegnò agli aguzzini finché non avesse pagato tutto quanto gli doveva. Così il mio Padre celeste farà pure a voi, se ciascuno di voi non perdona di cuore al proprio fratello i suoi falli».
Il perdono che Gesù ci insegna deve essere un perdono fatto di cuore non solo a parole
- Se il servire la chiesa diventa pesante
1 PIETRO 4/10-11 “Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio. Chi parla, lo faccia come se annunciasse gli oracoli di Dio; chi fa un servizio, lo faccia nella forza che gli è fornita da Dio, affinché in ogni cosa sia glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, a cui appartiene la gloria e il dominio per i secoli dei secoli. Amen”
- Se si sviluppa uno spirito critico e si tende ad evidenziare i difetti degli altri e non i pregi
- Se una passione diventa fondamentale per la propria vita al punto di essere prioritaria alle attività della chiesa
- Se la propria coscienza, indurita, non accusa più il peccato che si commette. La coscienza, infatti, è sensibile quanto si compie
la volontà di Dio e si indurisce invece se ci si allontana da Lui e si cammina nel peccato.
La nostra responsabilità è di correggere subito lo stato di raffreddamento spirituale perché altrimenti il cuore diventa incredulo.
EBREI 3/12-13 “State attenti, fratelli, che talora non vi sia in alcuno di voi un malvagio cuore incredulo, che si allontani dal Dio vivente, ma esortatevi a vicenda ogni giorno, finché si dice: “Oggi”, perché nessuno di voi sia indurito per l’inganno del peccato.