“La vera gioia” Pastore Sandro Lauricelli

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Gesù ha portato la gioia al mondo, Lui è la gioia. Oggi parliamo della vera gioia, tutte le persone al mondo cercano di essere felici. La Bibbia affronta in maniera meravigliosa la gioia. Quando Gesù era sulla terra stava con i suoi discepoli e parlava con loro come vediamo in GIOVANNI 15:1-5 1«Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiuolo. 2Ogni tralcio che in me non dà frutto lo toglie via, e ogni tralcio che dà frutto lo pota affinché ne dia di più. 3Voi siete già puri a causa della parola che vi ho annunciata. 4Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dare frutto se non rimane nella vite, così neppure voi se non dimorate in me. 5Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me, e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete fare nulla.

GIOVANNI 15:9-11 9Come il Padre mi ha amato, così anch’io ho amato voi; dimorate nel mio amore. 10Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. 11Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia completa.

 

Gesù usava un linguaggio molto semplice e qui fa l’esempio del tralcio e della vite. La vite serve per coltivare l’uva e l’uva cresce nel tralcio. Gesù voleva spiegare che noi siamo come il tralcio e quindi se ci stacchiamo dalla vite non possiamo portare frutto. La nostra gioia sarà completa solo se realizziamo di rimanere attaccati a Lui. Gesù ci dà la gioia completa. Se vogliamo avere la vera gioia dobbiamo dimorare in Lui. C’è differenza tra gioia e allegrezza. L’allegrezza dipende dalle circostanze mentre la gioia è una posizione di fede che abbiamo nel cuore e che non cambia, neanche quando crolla tutto attorno a noi. Per capire questo concetto dobbiamo fare lezione di irrazionalità. Gesù incontra un dottore della legge, Nicodemo, che cercava di capire con la razionalità i miracoli compiuti da Gesù.

GIOVANNI 3:1-7 1C’era tra i farisei un uomo chiamato Nicodemo, uno dei capi dei Giudei. 2Egli venne di notte da lui e gli disse: «Rabbì, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi segni miracolosi che tu fai, se Dio non è con lui». 3Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio». 4Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?» 5Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. 7Non ti meravigliare se ti ho detto: “Bisogna che nasciate di nuovo”.

Gesù cerca di far capire a Nicodemo la parte spirituale di ogni uomo. Ognuno di noi è spirito, ha un’anima e vive in un corpo. E questo lo si può afferrare solo con la fede. Gesù cerca di far capire a Nicodemo che è necessario che lui nasca di nuovo e che il suo spirito venga rigenerato, solo allora potrà capire i segni miracolosi compiuti da Gesù. Poi Gesù fa l’esempio del vento.

GIOVANNI 3:8-16 8Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito». 9Nicodemo replicò e gli disse: «Come possono avvenire queste cose?» 10Gesù gli rispose: «Tu sei maestro d’Israele e non sai queste cose? 11In verità, in verità ti dico che noi parliamo di ciò che sappiamo, e testimoniamo di ciò che abbiamo visto; ma voi non ricevete la nostra testimonianza. 12Se vi ho parlato delle cose terrene e non credete, come crederete se vi parlerò delle cose celesti? 13Nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo: il Figlio dell’uomo. 14E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell’uomo sia innalzato, 15affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna. 16Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.

Questa è la verità. L’intero cristianesimo è ricevere il figlio di Dio nel nostro cuore, non è scienza, è Spirito. Bisogna credere che Gesù è nato per noi e desidera portare la gioia nelle nostre vite. Gioia sovrannaturale, stupenda che non dipende da ciò che stiamo vivendo. Quando lo spirito del Signore viene a vivere dentro di noi, il nostro spirito viene rigenerato e porta il frutto dello Spirito.

Galati 5:22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo.

Amore, gioia e pace sono la parte del frutto che ogni uomo deve avere dentro di sé. Poi il Signore ci vuole dare ciò che serve per gli altri, ossia pazienza, gentilezza e bontà. Qui arriva la potatura per portare maggior frutto. Poi l’ultima parte è quella che piace a Dio: persone che hanno fede, non mollano e realizzano che con Dio tutto è possibile. Infine mansuetudine e autocontrollo.