“La mansuetudine” Past. Sandro Lauricelli

Nella Bibbia si dice che Mosé sia stato l’uomo più mansueto sulla faccia della terra in tante occasioni. Un’occasione in cui è evidente la mansuetudine di Mosé la leggiamo in Numeri 14, quando tutto il popolo d’Israele mormorò e si lamentò per l’ennesima volta contro Mosè e contro Dio. Erano state mandate dodici spie per perlustrare il paese che Dio aveva preparato e promesso al suo popolo, ma soltanto due di loro, Caleb e Giosué, portarono un resoconto entusiasmante e positivo. Il popolo credette solo all’opinione pessimistica della maggioranza delle spie e, così, ci fu molta delusione e tanta paura, tanto da voler lapidare Caleb e Giosué.

Num 14:1-12 1 Allora tutta la comunità alzò la voce e diede in alte grida; quella notte il popolo pianse. 2Tutti gli Israeliti mormorarono contro Mosè e contro Aronne e tutta la comunità disse loro: «Fossimo morti in terra d’Egitto o fossimo morti in questo deserto! 3E perché il Signore ci fa entrare in questa terra per cadere di spada? Le nostre mogli e i nostri bambini saranno preda. Non sarebbe meglio per noi tornare in Egitto?». 4Si dissero l’un l’altro: «Su, diamoci un capo e torniamo in Egitto».

5Allora Mosè e Aronne si prostrarono con la faccia a terra dinanzi a tutta l’assemblea della comunità degli Israeliti. 6Giosuè, figlio di Nun, e Caleb, figlio di Iefunnè, che erano stati tra gli esploratori della terra, si stracciarono le vesti 7e dissero a tutta la comunità degli Israeliti: «La terra che abbiamo attraversato per esplorarla è una terra molto, molto buona. 8Se il Signore ci sarà favorevole, ci introdurrà in quella terra e ce la darà: è una terra dove scorrono latte e miele. 9Soltanto, non vi ribellate al Signore e non abbiate paura del popolo della terra, perché ne faremo un boccone; la loro difesa li ha abbandonati, mentre il Signore è con noi. Non ne abbiate paura».

10Allora tutta la comunità parlò di lapidarli; ma la gloria del Signore apparve sulla tenda del convegno a tutti gli Israeliti. 11Il Signore disse a Mosè: «Fino a quando mi tratterà senza rispetto questo popolo? E fino a quando non crederanno in me, dopo tutti i segni che ho compiuto in mezzo a loro? 12Io lo colpirò con la peste e lo escluderò dall’eredità, ma farò di te una nazione più grande e più potente di lui».

Nel versetto 12 leggiamo che Mosé avrebbe avuto comunque un meraviglioso futuro, si sarebbe potuto rasserenare e rimanere soddisfatto per il destino che Dio gli aveva riservato: avrebbe avuto gloria, sarebbe diventato una nazione potente e più grande del popolo. Il suo orgoglio sarebbe rimasto appagato, in fondo era Dio che lo voleva, ma il suo cuore era diverso.

Num 14:13-19 13Mosè disse al Signore: «Gli Egiziani hanno saputo che tu hai fatto uscire di là questo popolo con la tua potenza 14e lo hanno detto agli abitanti di questa terra. Essi hanno udito che tu, Signore, sei in mezzo a questo popolo, che tu, Signore, ti mostri loro faccia a faccia, che la tua nube si ferma sopra di loro e che cammini davanti a loro di giorno in una colonna di nube e di notte in una colonna di fuoco. 15Ora, se fai perire questo popolo come un solo uomo, le nazioni che hanno udito la tua fama, diranno: 16«Siccome il Signore non riusciva a condurre questo popolo nella terra che aveva giurato di dargli, li ha massacrati nel deserto». 17Ora si mostri grande la potenza del mio Signore, secondo quello che hai detto: 18«Il Signore è lento all’ira e grande nell’amore, perdona la colpa e la ribellione, ma non lascia senza punizione; castiga la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione». 19Perdona, ti prego, la colpa di questo popolo, secondo la grandezza del tuo amore, così come hai perdonato a questo popolo dall’Egitto fin qui».

Mosé dimostra il suo cuore pronto a sperare al bene, al cambiamento e al miracolo, e non a reagire con l’offesa e il risentimento.

La mansuetudine è forza sotto controllo. Non è debolezza, non è lasciarsi sopraffare dagli altri, ma è dimostrare una grande forza interiore che ti fa superare qualsiasi sfida, anche quella più difficile, mantenendo il controllo esteriore. E’ tra le caratteristiche del frutto dello Spirito che piacciono di più a Dio, insieme alla fede e all’autocontrollo.

Mt 5:5 5Beati i mansueti,perché avranno in eredità la terra.

Leggendo le beatitudini in Matteo, è incredibile pensare che Gesù leghi la mansuetudine al risultato di ereditare la terra. Chi ha forza e controllo non devia e si mantiene stabile nelle Sue vie, nonostante le difficoltà e le tempeste della vita.

Quando noi parliamo di frutto dello Spirito, non parliamo di un dono immeritato, come la salvezza, i doni dello Spirito, il battesimo dello Spirito Santo ecc., ma si parla di carattere e di qualcosa che devi sviluppare. Tutte le caratteristiche del frutto dello Spirito devono essere curate da noi stessi, il che implica sforzo, sacrificio e sopportazione.

I due aspetti importanti dove vediamo coinvolta la mansuetudine sono: nella relazione con Dio e nella relazione con gli altri.

1) -La mansuetudine è necessaria per un giusto rapporto con Dio.

Sl 149:4 4 Il Signore ama il suo popolo,incorona gli umili di vittoria.

Quando stiamo alla presenza di Dio dobbiamo dimostrare mansuetudine e umiltà, perché quando si prega con orgoglio ci si concentra al cambiamento che devono fare gli altri. La mansuetudine e l’umiltà ti aiutano a metterti in discussione, a migliorare te stesso, a guardare le tue mancanze, le tue debolezze e non quelle degli altri.

-Nella relazione con Dio la mansuetudine è fondamentale per una corretta conoscenza della Parola di Dio.

Gc 1:21 21Perciò liberatevi da ogni impurità e da ogni eccesso di malizia, accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza.

-La mansuetudine è necessaria anche quando dobbiamo predicare il Vangelo.

1 Pie 3:15-17 15ma adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. 16Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza, perché, nel momento stesso in cui si parla male di voi, rimangano svergognati quelli che malignano sulla vostra buona condotta in Cristo. 17Se questa infatti è la volontà di Dio, è meglio soffrire operando il bene che facendo il male

Se parlo con parole di Verità, è importante che siano confermate dalla mia testimonianza, dal mio atteggiamento e dal mio comportamento.

2)-La mansuetudine è basilare per guidare gli altri.

2 Tim 2:24-25 24Un servo del Signore non deve essere litigioso, ma mite con tutti, capace di insegnare, paziente, 25dolce nel rimproverare quelli che gli si mettono contro, nella speranza che Dio conceda loro di convertirsi, perché riconoscano la verità

-La mansuetudine è fondamentale perché ti aiuta a rispettare gli altri.

Rom 14:1 Accogliete chi è debole nella fede, senza discuterne le opinioni.

Se qualcuno è debole nella fede o è caduto nel peccato, il mio obiettivo è quello non di giudicarlo, ma aiutarlo a rialzarsi. I mansueti fanno sentire gli altri accettati.

-La mansuetudine ti aiuta a gestire il disaccordo con gli altri.

Pr 15:1 1Una risposta gentile calma la collera,una parola pungente eccita l’ira.

E’ necessario ricercare sempre la pace e non la contesa. La persona che ha la giusta attitudine di mansuetudine spegne i fuochi e procaccia la pace per non rovinare i rapporti. Anche tra marito e moglie è importante tenere conto di questa verità.

-La mansuetudine ti fa imparare dagli altri.

Pv 13:18 18Miseria e vergogna verranno su chi rifiuta la correzione, ma chi dà ascolto alla riprensione sarà onorato.

La mansuetudine è quell’attitudine di chi è sottomesso alle autorità, ma anche agli altri. Questo significa che dobbiamo mantenerci aperti alle critiche costruttive che sono per noi occasione di cambiamento e, quindi, di crescita. Aperti ad accogliere anche i “no”, e non solo dai nostri pastori, ma da Dio stesso. Accogliere un “no” è collaborare con Dio, affinché si adempia la sua perfetta volontà nella nostra vita; è rimanere su quei binari che ci mantengono nella giusta direzione del nostro cammino.