“La gentilezza” Sebastiano Russo

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MATTEO 7:17 Così, ogni albero buono produce frutti buoni; ma l’albero cattivo produce frutti cattivi.
In questo verso possiamo identificarci con l’albero. Siamo un albero buono o cattivo?
Ogni albero produce un frutto. Se vogliamo prendere come esempio un arancia, non si è mai visto un frutto che al suo interno abbia spicchi con gusti o aspetto diversi tra loro. Sarebbe un frutto malato. Allo stesso modo dobbiamo esaminarci per capire se in noi il frutto dello spirito sta crescendo in modo sano, in tutti i suoi componenti.

Ogni albero vive due fasi. Una fase in cui l’albero è fruttifero e rigoglioso. Una fase in cui l’albero non da frutto. Spesso pensiamo che la seconda fase sia brutta, triste. Ma in realtà è la fase di preparazione, in cui l’albero sta sviluppando le capacità per poter dare frutto e fiorire nella giusta stagione. Anche noi possiamo vivere queste due fasi. Non sottovalutiamo la fase in cui non vediamo i frutti, perché è proprio in quel momento che Dio sta lavorando in noi affinchè i nostri frutti possano essere manifesti.

Il termine gentilezza significa cortesia, delicatezza, amore, grazia e cordialità. Non pensiamo che l’essere gentili abbia semplicemente a che fare con il tono della voce o con i movimenti aggraziati. Essa è molto di più…

Esaminiamo due tipi di gentilezza:

  • La gentilezza di Dio.

GIOVANNI 8:3-11 3 Allora i farisei e gli scribi gli condussero una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, 4 dissero a Gesù: «Maestro, questa donna è stata sorpresa sul fatto, mentre commetteva adulterio. 5 Ora, nella legge Mosè ci ha comandato di lapidare tali donne; ma tu, che ne dici?». 6 Or dicevano questo per metterlo alla prova e per aver di che accusarlo. Ma Gesù, fingendo di non sentire, chinatosi, scriveva col dito in terra. 7 E, come essi continuavano ad interrogarlo, egli si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». 8 Poi, chinatosi di nuovo, scriveva in terra. 9 Quelli allora, udito ciò e convinti dalla coscienza, se ne andarono ad uno ad uno, cominciando dai più vecchi fino agli ultimi; così Gesù fu lasciato solo con la donna, che stava là in mezzo. 10 Gesù dunque, alzatosi e non vedendo altri che la donna, le disse: «Donna, dove sono quelli che ti accusavano? Nessuno ti ha condannata?». 11 Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». Gesù allora le disse: «Neppure io ti condanno; va’ e non peccare più».

In questi versi Gesù manifesta l’intero frutto dello spirito. La Sua gentilezza è stata manifestata in questo, che anche se Gesù aveva l’autorità di giudicare quella donna, decide di difenderla davanti ai suoi accusatori, e di incoraggiarla a non peccare più.

1 RE 19:11-12 11 DIO gli disse: «Esci e fermati sul monte davanti all’Eterno». Ed ecco, passava l’Eterno. Un vento forte e impetuoso squarciava i monti e spezzava le rocce davanti all’Eterno, ma l’Eterno non era nel vento. Dopo il vento un terremoto, ma l’Eterno non era nel terremoto. 12 Dopo il terremoto un fuoco, ma l’Eterno non era nel fuoco. Dopo il fuoco una voce, come un dolce sussurro. Elia si aspettava una manifestazione tonante e impetuosa di Dio. Eppure non fu così. Dio si manifesta con un dolce sussurro. Anche in questo episodio vediamo la gentilezza e la grazia di Dio.

GIOVANNI 14:16 Ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre. La persona dello Spirito Santo è con noi sempre, con la Sua dolcezza e delicatezza. Non a caso viene descritto come una colomba. Lui intercede continuamente per noi con sospiri ineffabili.

  • La gentilezza che Dio si aspetta da noi.

Dio ci ha fornito tutti gli strumenti per esercitare anche noi questa gentilezza. Egli non ci ha mai chiesto nulla che non ci abbia dato Lui per primo.
MATTEO 22:39 E il secondo, simile a questo, è: “Ama il tuo prossimo come te stesso”. Dobbiamo applicare la gentilezza nella relazioni e questo sarà possibile solo se impareremo ad amare noi stessi.
MATTEO 25:35 Poiché ebbi fame e mi deste da mangiare, ebbi sete e mi deste da bere; fui forestiero e mi accoglieste. Impariamo a fare del bene, anche se magari non vedremo mai il frutto di ciò che abbiamo seminato. Impariamo a dare senza aspettarci nulla in cambio perché questa è la volontà di Dio.

Cosa posso fare oggi per essere gentile? Come posso manifestare amore, grazia, cordialità, delicatezza…a chi mi sta intorno?

Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti
e semplici come colombe.
MATTEO 10:16