“Il mio nome è scritto” Abraham Ferrera

Geremia 25:9: “Ecco manderò a prendere tutte le tribù del settentrione, le manderò contro questo paese, contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni confinanti, voterò costoro allo sterminio e li ridurrò a oggetto di orrore, a scherno e a obbrobrio perenne.”

 Geremia profetizza la distruzione di Gerusalemme e la prigionia del popolo giudaico da parte di un re.

Daniele 1: 1 Nel terzo anno del regno di Jehoiakim, re di Giuda, Nebukadnetsar, re di Babilonia, venne contro Gerusalemme e la cinse d’assedio. 2 Il Signore diede nelle sue mani Jehoiakim, re di Giuda, assieme a una parte degli utensili della casa di DIO, che egli fece trasportare nel paese di Scinar, nella casa del suo dio e depose gli arredi nella casa del tesoro del suo dio. 3 Il re disse quindi ad Ashpenaz, capo dei suoi eunuchi, di condurgli alcuni dei figli d’Israele, sia di stirpe reale che di famiglie nobili, 4 giovani in cui non ci fosse alcun difetto, ma di bell’aspetto, dotati di ogni sapienza, che avessero conoscenza e rapido intendimento, che avessero abilità di servire nel palazzo del re e ai quali si potesse insegnare la letteratura e la lingua dei Caldei. 5 Il re assegnò loro una razione giornaliera dei cibi squisiti del re e del vino che beveva egli stesso; dovevano essere educati per tre anni, al termine dei quali sarebbero passati al servizio del re. 6 Tra costoro c’erano dei figli di Giuda: Daniele, Hananiah, Mishael, e Azaria. 7 Il capo degli eunuchi mise loro altri nomi: a Daniele pose nome Beltshatsar, ad Hananiah Shadrak, a Mishael Meshak e ad Azaria Abed-nego. 8 Ma Daniele decise in cuor suo di non contaminarsi con i cibi squisiti del re e con il vino che egli stesso beveva; e chiese al capo degli eunuchi di concedergli di non contaminarsi. 9 DIO fece trovare a Daniele grazia e misericordia presso il capo degli eunuchi. 10 Il capo degli eunuchi disse quindi a Daniele: «Io temo il re mio signore, che ha stabilito il vostro cibo e la vostra bevanda. Perché dovrebbe egli vedere le vostre facce più tristi di quelle dei giovani della vostra stessa età? Così mettereste in pericolo la mia testa presso il re». 11 Allora Daniele disse a Meltsar, che il capo degli eunuchi aveva preposto a Daniele, Hananiah, Mishael e Azaria: 12 «Ti prego, metti alla prova i tuoi servi per dieci giorni, e ci siano dati legumi per mangiare e acqua per bere. 13 Poi siano esaminati alla tua presenza il nostro aspetto e l’aspetto dei giovani che mangiano i cibi squisiti del re; farai quindi con i tuoi servi in base a ciò che vedrai». 14 Egli acconsentì a questa loro proposta e li mise alla prova per dieci giorni. 15 Al termine dei dieci giorni il loro aspetto appariva più bello e avevano una carnagione più piena di tutti i giovani che avevano mangiato i cibi squisiti del re. 16 Così Meltsar tolse via i loro cibi squisiti e il vino che dovevano bere e diede loro legumi. 17 A tutti questi quattro giovani DIO diede conoscenza e intendimento in tutta la letteratura e sapienza; e Daniele ricevette intendimento di ogni genere di visioni e di sogni. 18 Alla fine del tempo stabilito dal re perché quei giovani gli fossero condotti, il capo degli eunuchi li condusse davanti a Nebukadnetsar. 19 Il re parlò con loro ma fra tutti loro non si trovò nessuno come Daniele, Hananiah, Mishael e Azaria; perciò essi furono ammessi al servizio del re. 20 E su ogni argomento che richiedeva sapienza e intendimento e intorno ai quali il re li interrogasse, li trovò dieci volte superiori a tutti i maghi e astrologi che erano in tutto il suo regno. 21 Così Daniele continuò fino al primo anno del re Ciro.

 Da questa storia possiamo trarre 3 punti fondamentali che riguardano l’anima, corpo e spirito, sui quali il nemico cercava di distruggere la vita di Daniele e dei suoi amici, benché giovanissimi (14-17 anni), Daniele e i suoi amici non si sono piegati, perché erano ben radicati nel Signore.

1) Anima – cambio nome: Il nemico cercherà sempre di distruggere/modificare/truccare il nostro essere: anima, corpo e Noi siamo fatti in questo modo, e lui cercherà di attaccarti in tutti e tre luoghi.

Così come, Beltshatsar, Shadrak, Meshak ed Abed-nego, non erano i loro veri nomi. Il primo attacco del nemico è cambiare il tuo nome. E, quando vuole cambiare il tuo nome, vuole cambiare la tua identità (anima), ma ognuno di noi ha un’identità propria in Cristo Gesù. Dio ha dato un’identità ben precisa a tutti noi, e ha messo un nome, ed Egli ti chiama con quel nome.

Analizziamo i nomi che hanno dato a Daniele e ai suoi amici, i quali sono stati cambiati in onore degli idoli.

Daniele che vuol dire Dio è il mio aiuto e il mio giudice, viene chiamato Beltshatsar – Belt protegge la sua vita, un dio babilonese

Hananiah che vuol dire Dio ha mostrato grazia o amato da Dio viene chiamato Shadrak – illuminato dal dio sole

Mishael chi è come Dio, viene chiamato Meshak – chi è come Venush dio babilonese

Azaria, il Signore è il mio aiuto viene chiamato Abd-nego – servo di Nego, un dio babilonese

Daniele e i suoi amici, sapevano chi erano, potevano identificarsi come prigionieri ma non lo erano veramente. La particolarità è che quando vengono chiamati non si smuovono, perché loro sanno chi sono e conoscono la loro identità.
Quando il nemico viene e ti dice che sei un fallito. Quello che dobbiamo rispondere è: “Io so chi sono in Cristo Gesù!”

Dio ci conosce per nome. Il nostro nome è scritto sull’anagrafe celestiale più importante di quella naturale, perché è nel libro della vita che sarà scritto o meno il nostro nome.

Il nemico cercherà sempre di darti in mano qualcosa affinché tu possa cancellare il tuo nome. Il diavolo non si permette di cancellare ciò che Dio ha scritto, ma sarà, attraverso la tua lingua e la tua attitudine che potrai cancellare il tuo nome.

Daniele e i suoi amici, nonostante, i loro nomi fossero stati cambiati, la loro identità era rimasta la stessa, la stessa che Dio ha dato, e non si sono conformati al sistema che li circondava.

Romani 12:2 2 E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio

Dal greco traduce: “Non farti ammaliare dal sistema di questo mondo”. Questo sistema cercherà di far ammaliare i cristiani, facendoli sentire comodi con un piede nel mondo e un piede in chiesa.”

Per rinnovare la tua mente, devi buttare via qualcosa dalla tua mente e devi mettere qualcos’altro, altrimenti il nemico vorrà mettere qualcosa di nuovo in questo spazio. Devi mettere la parola di Dio per esperienza, non per sentito dire, ma per esperienza per mezzo dello Spirito Santo. Dobbiamo cercare ogni giorno lo Spirito Santo per permettere, con ciò che riceviamo di manifestare il regno di Dio in questa terra. E quando sei nella sua pace naturale, e lì che Dio si manifesta con la potenza soprannaturale ricca di benedizioni.

2)  Corpo – Il nemico li voleva cambiare anche nel corpo. A questi ragazzi gli viene proposto un cibo squisito e il miglior vino dell’epoca. Daniele vede che i cibi sono fuori dalla tradizione ebraica, sacrificati a degli dèi sconosciuti, e osserva che accettare quel cibo significa sedersi in compagnia degli schernitori e di empi.

Salmi 1:1 1 Beato l’uomo che non segue il consiglio degli empi, non indugia nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli stolti;

 Questi ragazzi avevano ben capito chi erano, perciò non si sono fatti comprare da niente, né modellare da nulla. Avrebbero potuto mangiare, ma rifiutano di mangiare perché decidono di non contaminarsi dal mondo, e decidono di mangiare per 10 giorni ceci e legumi. Il cibo migliore che possiamo mangiare è la Bibbia.

A volte, il nemico ti attacca e ti mette un dubbio, che il cibo che mangiavi prima era meglio. Ti fa vedere che gli altri prosperano e mangiano quello che vogliono.

Dobbiamo fare attenzione a questi dubbi e a cosa sta alimentando la nostra vita. Dobbiamo essere coscienti che il cibo migliore è la parola di Dio. La parola di Dio non è scontata, dobbiamo apprezzare quello che abbiamo adesso e che il cibo migliore che abbiamo è in chiesa, a casa, alla riunione dei giovani, alla riunione in casa ect. Dobbiamo dar valore a quello che abbiamo e a quello che Dio ha messo nella nostra via e chiederci, lo stiamo utilizzando per manifestare il Suo regno?

3)  Spirito – Daniele cap. 3:1-17

1 Il re Nebukadnetsar fece costruire un’immagine d’oro, […] «A voi, popoli, nazioni e lingue è ordinato che, 5 appena udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del salterio, della zampogna e di ogni genere di strumenti, vi prostriate per adorare l’immagine   d’oro   che   il    re    Nebukadnetsar    ha    fatto erigere; 6 chiunque non si prostrerà per adorare, sarà subito gettato in mezzo a una fornace di fuoco ardente»

 Questi ragazzi hanno ottenuto grazia davanti al Re, Daniele era alla corte del Re, gli altri erano in posti meravigliosi, potevano adattarsi guadagnare bene. Ma quando il Re li chiama, Daniele e gli altri ragazzi rifiutano con fermezza di prostrarsi davanti alla statua.

Il nemico ti attacca nello spirito, e con poco è facile essere amalgamato dal sistema, sia per il lavoro, per i soldi, per fare un matrimonio ect.

Il sistema voleva cambiare il credo di Daniele e dei suoi amici, ma loro non si sono piegati ed erano disposti a sacrificare tutto.

La ricompensa di servire il vero Dio è che Lui si mostra e ti mostra la Sua potenza soprannaturale quando fuori c’è miseria, e a casa tua c’è abbondanza, quando fuori c’è un momento difficile economicamente, e tu riesci ad arrivare a fine mese, mentre fuori il tuo paese piange miseria, ma il tuo lavoro è prospero e tu ridi di gioia.

Quando tu cadi Lui non ti lascerà mai perché gli appartieni, e se cadi nella fornace ardente, Lui sarà capace di non farti toccare da nulla.

Anche se fuori tutto è difficile, nella tua casa regna il Signore, ogni cosa, casa, matrimonio, finanze dipendono da Lui.

Dio rivela la Sua parola quando stiamo con Lui.

Se il nemico ti chiama con qualche nomignolo, tuo Papà celeste, ricordati ti chiama sacerdote, uomo forte valoroso, vincitore.

Quando Papà ti chiama, ti chiama per nome.

Il tuo nome è conosciuto in cielo. E quando viene pronunciato c’è festa. Mentre all’inferno scatta il panico e terrore, perché dentro il tuo nome c’è il Re dei Re il Signore dei Signori.

Non c’è nessun altro nome al di sopra del nome di Gesù Cristo. Anche se il nemico cercherà di rubare la tua identità, tu sei nato per uno scopo divino che Dio ha tracciato.