“Dio ha una missione per me” Past. Javier Yunes

A volte nella nostra vita sembra che ognuno di noi sia una parte dell’ingranaggio di una macchina e che il nostro valore sia dato dall’influenza che abbiamo in questa macchina. La vita cristiana, a volte, sembra proprio così: abitudine, tradizione, la domenica in chiesa ecc.., e sembra proprio che la Chiesa cada in questa abitudine, ma la missione della chiesa non è fare i culti la domenica. Quando vediamo la vita di Gesù, non vediamo un ciclo, ma in lui vi è un movimento, Lui cammina, sale sulla montagna, arriva sui laghi, arriva nelle case delle persone..

Ci sono due nemici che stanno uccidendo la missione della chiesa: 1) distrazione 2) comodità. Una chiesa che è distratta devia dalla sua missione. Il concetto di essere distratti è collegato al fenomeno della globalizzazione che ha permesso di essere così tanto collegato ma allo stesso tempo tanto scollegato.

Dio vuole distruggere quegli schemi mentali.

Qualcosa    che    ha    spezzato    questo    processo    nella     vita     del     pastore     è     il     seguente: L’idea di “andare in chiesa” veniva raffigurata nella sua mente come un edificio, e già questo pensiero generava una divisione. Quando tu invece sei il tempio dello Spirito Santo e, anche se sei nella tua cameretta, tu sai che li c’è anche la presenza del Signore. Ci sono delle volte in cui abbiamo pensato che la presenza di Dio sia solo in chiesa, ma nell’Antico Testamento la presenza di Dio era nel tabernacolo. Gesù ha detto: “Andate per tutto il modo e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del padre del Figlio e Spirito Santo” e Gesù termina dicendo che Lui sarà con te fino alla fine del mondo. Dio non è con noi solo la domenica, Dio è con te sempre, è con te tutti i giorni ed è Lui che ti conosce e mi conosce.

1 Samuele17:28-29 28 Eliab, suo fratello maggiore, avendo udito Davide parlare a quella gente, si accese d’ira contro di lui e disse: «Perché sei sceso qua? A chi hai lasciato quelle poche pecore nel deserto? Io conosco il tuo orgoglio e la malignità del tuo cuore; tu sei sceso qua per vedere la battaglia». 29 Davide rispose: «Che ho fatto ora? Non era che una semplice domanda!» 30 Poi, allontanandosi da lui, si rivolse a un altro, facendo la stessa domanda; e la gente gli diede la stessa risposta di prima.

 Eliab era il fratello maggiore di Davide, e potrebbe essere rappresentato come il fratello che ti ama, oppure il tuo fratello spirituale o il tuo leader.     Riferendoci alla distrazione, Davide stava portando del formaggio e del pane per vedere se i suoi fratelli erano ancora in vita e si rallegra che suo fratello sia ancora vivo.

Nel fratello maggiore di Davide puoi notare quella paura che Davide stesso ha verso il gigante Golia. E quella paura non resta a Eliab, ma lo trasmette a Davide. Il nemico fin dall’inizio ha cercato di cambiare il messaggio, Davide non era né confuso né orgoglioso. Quello che lui sta ascoltando da parte del fratello invece è un’offesa a Dio, e quello sta generando paura nel cuore del popolo.

Dio sta portando Davide verso Golia, ma la prima cosa che incontra è suo fratello maggiore, che cerca di sminuirlo e scoraggiarlo nelle sue azioni, così avviene nella nostra circostanza. Noi abbiamo la stessa potenza    di    Gesù    nella    nostra     vita     e     la     stessa     autorità     che     Gesù     stesso     aveva. Quel pensiero che arriva nella tua mente che ti sminuisce, è necessario toglierlo e pensare: “Io ho una missione e sto camminando per quella missione”.

1 Samuele 32-39 32 Davide disse a Saul: «Nessuno si perda d’animo a motivo di costui! Il tuo servo andrà e si batterà con quel Filisteo». 33 Saul disse a Davide: «Tu non puoi andare a batterti con quel Filisteo; poiché tu non sei che un ragazzo, ed egli è un guerriero fin dalla sua giovinezza». 34 Davide rispose a Saul: «Il tuo servo pascolava il gregge di suo padre e talvolta veniva un leone o un orso a portar via una pecora dal gregge. 35 Allora gli correvo dietro, lo colpivo, gli strappavo dalle fauci la preda; e se quello mi si rivoltava contro, lo afferravo per le mascelle, lo ferivo e l’ammazzavo. 36 Sì, il tuo servo ha ucciso il leone e l’orso; questo incirconciso, Filisteo, sarà come uno di quelli, perché ha coperto di vergogna le schiere del Dio vivente». 37 Davide soggiunse: «Il SIGNORE, che mi liberò dalla zampa del leone e dalla zampa dell’orso, mi libererà anche dalla mano di questo Filisteo». Saul disse a Davide: «Va’, e il SIGNORE sia con te». 38 Saul rivestì Davide della sua armatura, gli mise in capo un elmo di bronzo e gli fece mettere la corazza. 39 Poi Davide cinse la spada di Saul sopra la sua armatura e cercò di camminare, perché non aveva ancora provato; allora disse a Saul: «Non posso camminare con questa armatura, non ci sono abituato». E se la tolse di dosso.

 Davide indossò l’armatura e cercò di camminare ma non era abituato e Saul non comprende. Le nuove generazioni sono in cerca di una nuova armatura ma dobbiamo stare attenti che i princìpi non debbano cambiare. In questa missione, la gloria è solo per Dio, e l’unica cosa da fare è edificare il regno, e in questa missione tu sei una parte di questo regno.

Bisogna prendere disciplina e autocontrollo sulla mente e anche nel leggere la Bibbia dobbiamo farlo senza distrazioni, usando quella cartacea, in modo tale che, quando vieni a radunarti nel tempio (in chiesa) tu sei già pieno di armi e non vieni a ricevere, ma vieni a dare e a riempire la casa di Dio.

Efesini 6:12: il nostro combattimento, infatti, non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti.

 Dio non parla ad una mente distratta, se tu vuoi imparare ad amare Dio, Egli porterà verso di te le persone più difficili da amare, se tu vuoi avere pazienza, Egli metterà delle situazioni per farti avere più pazienza, Dio non metterà su di te un carico più pesante di quello che puoi sopportare. Nel periodo del Covid, abbiamo provato vari sintomi come lo stress, preoccupazioni ect., ma Dio si riposò il settimo giorno, e ci fa capire che, se riposiamo siamo più produttivi per il lavoro di Dio. È Dio che edifica noi, e quando tu stai discepolando una persona stai edificando il regno di Dio in quella persona, e la parola di Dio deve riposare affinchè tu possa produrre. Quando ti riposi, Dio sarà produttivo con te perché tu stai esercitando l’ubbidienza.

Purtroppo, a volte cerchiamo di non riposare perché ci preoccupiamo di non raggiungere i nostri obiettivi, e questo crea preoccupazioni. La preoccupazione che ti tiene schiavo oggi, oggi se ne va, perché come Davide che ha tentato di camminare con l’armatura, è lo stesso uomo che vuole obbedire Dio, Davide è stato già unto da Dio!

Tre   concetti    importanti:    Obbedienza    a    Dio,    Onore    all’autorità    di    Dio    e    Trasformazione.

Come Davide che intende che dovrà onorare quel regno, anche noi non disprezziamo mai quelle piccole vittorie, dobbiamo condividerle con gli altri.

Dio sta edificando il regno, e nessuno può contestare Dio, non dobbiamo affermare che non possiamo, perché non è la nostra capacità ma è con la Sua capacità che noi riusciamo. Dio ha dato a tutti un talento. Lui chiama un pastore di pecore per uccidere un gigante. È un tempo di risveglio che stiamo vivendo un giorno alla volta, ma per avere un vero risveglio non possiamo distrarci e rimanere nella nostra comodità.

Con la fede di Dio, la sua presenza invaderà la nostra vita, e le preoccupazioni andranno via dalla nostra per essere riempiti dei beni del regno. Dio ci ha fatti come un Re che combatte il gigante. Gesù ha un piano

specifico di soprannaturale per tutti noi e inizierà con delle persone comuni affinché la Sua gloria sia mostrata, ed inizieremo a vederci come Lui ci vede affinché la gente possa riconoscere Dio in noi.