“Corri con Dio” Pastore Sandro Lauricelli

«La parola del Signore fu rivolta a Giona, figlio di Amittai, in questi termini: «Àlzati, va’ a Ninive, la gran città, e proclama contro di lei che la loro malvagità è salita fino a me». Ma Giona si mise in viaggio per fuggire a Tarsis, lontano dalla presenza del Signore. Scese a Iafo, dove trovò una nave diretta a Tarsis e, pagato il prezzo del suo viaggio, si imbarcò per andare con loro a Tarsis, lontano dalla presenza del Signore. Il Signore scatenò un gran vento sul mare, e vi fu sul mare una tempesta così forte che la nave era sul punto di sfasciarsi. I marinai ebbero paura e invocarono ciascuno il proprio dio e gettarono a mare il carico di bordo, per alleggerire la nave. Giona, invece, era sceso in fondo alla nave, si era coricato e dormiva profondamente. Il capitano gli si avvicinò e gli disse: «Che fai qui? Dormi? Àlzati, invoca il tuo dio! Forse egli si darà pensiero di noi e non periremo». Poi si dissero l’un l’altro: «Venite, tiriamo a sorte e sapremo per causa di chi ci capita questa disgrazia». Tirarono a sorte e la sorte cadde su Giona. Allora gli dissero: «Spiegaci dunque per causa di chi ci capita questa disgrazia! Qual è il tuo mestiere? Da dove vieni? Qual è il tuo paese? A quale popolo appartieni?» Egli rispose loro: «Sono Ebreo e temo il Signore, Dio del cielo, che ha fatto il mare e la terraferma». Allora quegli uomini furono presi da grande spavento e gli domandarono: «Perché hai fatto questo?» Quegli uomini infatti sapevano che egli fuggiva lontano dalla presenza del Signore, perché egli li aveva messi al corrente della cosa.»
Giona 1:1-10

L’umanità ha tre fasi da poter scegliere:

  1. Correre lontano da Dio;
  2. Correre verso Dio;
  3. Correre con Dio.

Abbiamo letto che Giona iniziò con quella peggiore. Infatti invece di perseguire la volontà di Dio per la sua vita, ovvero andare a Ninive, lui decise di andare a Tarsis, città distante più di 3000 km da dove si trovava nel momento in cui Dio gli parlò, correndo letteralmente via dal suo proposito.

Dobbiamo sapere che la chiamata di Dio non ci garantisce il successo. Essa va riconosciuta e perseguita e mai, realmente, si riesce a sottrarsi da essa.

«Infatti, fratelli, guardate la vostra vocazione; non ci sono tra di voi molti sapienti secondo la carne, né molti potenti, né molti nobili; ma Dio ha scelto le cose pazze del mondo per svergognare i sapienti; Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti; Dio ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose disprezzate, anzi le cose che non sono, per ridurre al niente le cose che sono, perché nessuno si vanti di fronte a Dio. »
Prima lettera ai Corinzi 1:26-31

Inoltre ogni uomo ha una chiamata nella propria vita che deve essere compresa e realizzata.

«Io dunque, il prigioniero del Signore, vi esorto a comportarvi in modo degno della vocazione che vi è stata rivolta, con ogni umiltà e mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli altri con amore, sforzandovi di conservare l’unità dello Spirito con il vincolo della pace.»

Lettera agli Efesini 4:1-3

Quando si scappa da Dio e dal suo proposito per le nostre vite:

  • Si perde tempo;
  • Ci si ritrova in situazioni sgradevoli.

Giona, ad esempio, provò a scappare via ma fu mangiato da un grande pesce e rimase nel suo ventre 3 giorni. Durante questo tempo, che ritorna simbolicamente a rispecchiare la trasformazione, Giona comprese di avere perso del tempo e di essersi messo nei guai, chiese perdono a Dio e solo allora fu rigettato dal pesce e si recò poi a Ninive, adempiendo la propria chiamata.

Se le tue scelte si basano sui sentimenti allora, quasi sicuramente, saranno scelte che ti allontaneranno dalla chiamata di Dio.

Cosa ci impedisce di correre con Dio per adempiere il suo proposito per le nostre vite?

  • La paura;
  • Le prove

«Il nome del Signore è una forte torre; il giusto vi corre e vi trova un alto rifugio.»

Proverbi 18:10

  • La carne

«Infatti se oggi tu taci, soccorso e liberazione sorgeranno per i Giudei da qualche altra parte; ma tu e la casa di tuo padre perirete; e chi sa se non sei diventata regina appunto per un tempo come questo?»»

Ester 4:14