“Adorare e Servire” Pastore Sandro Lauricelli

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“L’acqua ti da la forza”.

I Samaritani erano un popolo a Nord d’Israele. Credevano che il luogo di adorazione fosse sul monte Gerizim, riconoscevano solo i primi 5 libri della Torà.
Tra i Samaritani e il popolo d’Israele c’era un grande conflitto, poi però arriva Gesù. La Samaritana incontra Gesù.

Giovanni 4:19-24 19 La donna gli disse: «Signore, vedo che tu sei un profeta. 20 I nostri padri hanno adorato su questo monte, ma voi dite che è a Gerusalemme il luogo dove bisogna adorare». 21 Gesù le disse: «Donna, credimi; l’ora viene che né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. 22 Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 23 Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. 24 Dio è Spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità».

Quando arriva Gesù demolisce questa separazione, prende l’adorazione e la eleva ad un livello al di sopra della cultura, al di sopra di quello che era successo nel passato, al di sopra delle ferite, delle loro delusioni. Gesù dice che è arrivato il tempo in cui adorerete il Padre in Spirito e verità.

La base dell’adorazione è adorare il Padre in Spirito e Verità. Gesù stravolge il concetto di adorazione: fino a quel momento la base dell’adorazione era un luogo e storicamente è sempre stato così, poi arriva Gesù che porta tutto verso l’Alto.

L’adorazione deve avere due caratteristiche:

SINCERA: perché deve essere autentica, un’adorazione che nasce da dentro di te, qualcosa che è spirituale, la parte più profonda, con tutto il cuore; ogni cristiano deve avere l’adorazione come stile di vita, come un momento specifico.

CREDIBILE: si deve appoggiare sulla verità. Basata sulle Scritture, l’adorazione è sulla Parola di Dio. Più c’è la verità nella tua adorazione e più potente sarà la presenza di Dio nella tua vita.

E’ la verità che ha cambiato la Samaritana.
Non basta la sincerità: la sincerità ti porta a dire quale è il tuo problema, la verità ti aiuta a cambiarlo il tuo problema.
La Chiesa non deve solo accogliere chi ha un problema, ma l’obiettivo è quello di portare le persone all’adempimento della chiamata di Dio per loro.
La nostra adorazione deve essere espressione della Parola di Dio che viene dichiarata da un cuore sincero. L’adorazione non è emozionale ma intenzionale, dobbiamo cercare e stabilire un momento di adorazione nella nostra giornata.
L’incapacità di adorare Dio in modo autentico è sempre ricondotta ad una mancanza di conoscenza della Parola di Dio. Il cuore della nostra adorazione deve essere l’esposizione biblica.

Filippesi 4:18-19 18 Ora ho ricevuto ogni cosa e sono nell’abbondanza. Sono ricolmo di beni, avendo ricevuto da Epafròdito quello che mi avete mandato e che è un profumo di odore soave, un sacrificio accetto e gradito a Dio. 19 Il mio Dio provvederà a ogni vostro bisogno, secondo la sua gloriosa ricchezza, in Cristo Gesù.
Proverbi 29:18 Se il popolo non ha rivelazione è senza freno; ma beato colui che osserva la legge!

La visione deve essere profetica: una visione che sei certo provenga da Dio. Una visione che è arrivata per edificarti, per esortarti e per consolarti.
Edificazione: sei felice, sei gioioso;
Esortazione: ci saranno momenti difficili ma sei esortato a non fermarti mai, esortato dalla Verità della Parola.
Consolazione: anche se sei al centro della volontà di Dio può accadere qualcosa che ti delude, ma sei consolato dalla visione profetica.

Giovanni 4:31-42 31 Intanto i discepoli lo pregavano, dicendo: «Rabbì, mangia». 32 Ma egli disse loro: «Io ho un cibo da mangiare che voi non conoscete». 33 Perciò i discepoli si dicevano gli uni gli altri: «Forse qualcuno gli ha portato da mangiare?» 34 Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato, e compiere l’opera sua. 35 Non dite voi che ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ebbene, vi dico: alzate gli occhi e guardate le campagne come già biancheggiano per la mietitura. 36 Il mietitore riceve una ricompensa e raccoglie frutto per la vita eterna, affinché il seminatore e il mietitore si rallegrino insieme. 37 Poiché in questo è vero il detto: “L’uno semina e l’altro miete”. 38 Io vi ho mandati a mietere là dove voi non avete faticato; altri hanno faticato, e voi siete subentrati nella loro fatica».
39 Molti Samaritani di quella città credettero in lui a motivo della testimonianza resa da quella donna: «Egli mi ha detto tutto quello che ho fatto». 40 Quando dunque i Samaritani andarono da lui, lo pregarono di trattenersi da loro; ed egli si trattenne là due giorni. 41 E molti di più credettero a motivo della sua parola 42 e dicevano alla donna: «Non è più a motivo di quello che tu ci hai detto, che crediamo; perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il Salvatore del mondo».

Questa storia parla di una campagna evangelistica scioccante, la Samaritana lascia il secchio e va a parlare di Gesù a tutti i Samaritani. Gesù dice ai discepoli di guardare le campagne, intendendo tutti i Samaritani che si sarebbero convertiti.

Gesù demolisce un muro di separazione; una singola conversazione può portare una rivoluzione. La potenza di parlare a una persona di Cristo è una potenza incredibile.
Gesù ha parlato ad una donna e ha demolito centinaia di anni di separazione, per due giorni continuavano ad arrivare persone dalla Samaria per incontrare Gesù.

Il cibo più importante è fare la volontà di Dio.

Tu puoi adorare in remoto, ma devi servire Dio in presenza.

Il risultato di una vera adorazione è servire.

I samaritani sono stati i primi a chiamare Gesù, il Salvatore del mondo.